Per capire se spettano le detrazioni, e quindi i rimborsi, ricordiamo che spettano in caso di familiari a carico che hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro (4 mila per i giovani dai 21 fino a 24 anni). Ovviamente le detrazioni spettano quando, nel caso dei figli, questi abbiano più di 21 anni e/o non percepiscano più l’Assegno Unico.
Le detrazioni massime concesse per familiari a carico sono le seguenti:
- 800 euro per il coniuge;
- 950 euro per i figli a carico tra i 21 e i 25 anni;
- 750 euro per altri familiari (es. genitori, fratelli e sorelle).
Una volta compreso che in busta paga non è stato calcolato tutto ciò che era detraibile, non c’è motivo di preoccuparsi. Anche perché con la dichiarazione dei redditi si può recuperare, come detto, anche fino a 2500 euro. Fondamentale, ovviamente, è indicare nei moduli appositi tutti i familiari a carico, il loro codice fiscale, e i mesi totali in cui sono stati appunto a carico.
Il calcolo è automatico ed effettuato dall’Agenzia delle Entrate. E una volta effettuato il “conguaglio” il lavoratore riceverà quanto gli spetta direttamente in busta paga. Solitamente i rimborsi Irpef arrivano nella busta paga di luglio o di agosto.