Soggiornare nelle camere degli hotel deve essere piacevole per avere un bel ricordo di quell’esperienza, ma non è detto sia così.
Viaggiare è una passione che accomuna molte persone, al punto tale che c’è chi non riesce a non approfittarne non appena ha un piccolo gruzzolo da parte. Chi la pensa così ritiene che visitare località nuove possa innanzitutto arricchire la mente e il cuore, per questo ritiene che i soldi spesi per questo scopo siano un investimento, pur non avendo la possibilità di avere tra le mani alcun bene materiale.
Una volta fatta questa scelta, non può che essere importante scegliere con attenzione dove soggiornare, puntando il più possibile su un buon rapporto qualità/prezzo. Grazie al web è possibile farsi un’idea già prima di partire e chiedere così di ricevere delle immagini delle varie camere degli hotel, in modo tale da evitare di fare un buco nell’acqua quando si arriverà sul posto.
La permanenza in una città per un viaggio, sia che avvenga per lavoro sia per vacanza, dovrebbe essere ovviamente piacevole. Un ruolo importante affinché questo sia davvero possibile viene svolto ovviamente dall’albergo in cui si decide di soggiornare, dove si desidera trovare un servizio accogliente, quasi come se si fosse a casa.
Non a caso, già al momento della prenotazione si chiede di poter avere una visione d’insieme, magari con il supporto di alcune fotografie, delle camere degli hotel che si stanno prendendo in considerazione, così da fare una scelta consapevole. Una volta arrivati a destinazione, si pensa ovviamente di sentirsi al sicuro e di non correre il rischio di subire furti, cosa che invece potrebbe purtroppo accadere quando ci si trova nella propria abitazione.
In realtà, purtroppo, questo non è del tutto vero. C’è infatti la possibilità più che concreta di andare incontro a un attacco da parte di un hacker, in grado di manomettere non solo i dispositivi Android, ma addirittura la serratura della stanza.
A metterlo in evidenza è Wired, dove si è evidenziata l’esistenza di una falla nei sistemi di accesso elettronico degli hotel, denominata Unsaflok. Il pericolo riguarderebbe soprattutto le serrature elettroniche RFID Saflok prodotte da Dormakaba, che avrebbero un bug nel sistema di crittografia a loro legato. I dati sono davvero inequivocabili: si riuscirebbero ad aprire oltre 3 milioni di porte, in più di 13.000 strutture ricettive sparse in ben 161 Paesi.
Se si dovesse essere vittime di un furto di questo tipo quando si è ospiti delle camere degli hotel non può che esserci un cattivo ricordo di quell’esperienza. Non solo, evidentemente non può che essere quasi certo l’impossibilità da parte del cliente di fare ritorno una seconda volta in quella struttura, nonostante il servizio possa essere stato positivo.
Sapere come i malintenzionati possano agire non può che essere importante, così da provare ad agire in ottica preventiva. Una volta messe le mani sulla chiave magnetica, i criminali sono in grado di leggere il codice presente sulla tessera grazie a un dispositivo di cui sono dotati. Anzi, per rendere la procedura ancora più efficace vengono sfruttate due tessere per copiare e riscrivere i dati, così da riuscire ad aprire la porta in maniera indisturbata.
L’azienda produttrice ha comunque provato a rassicurare tutti, sottolineando di essere a conoscenza del problema e di essere intenzionata a fare il possibile per poter risolvere e ridurre i disagi. Secondo quanto riferito, le strutture che si avvalgono di queste serrature devono aggiornare o sostituire il sistema di gestione della reception, oltre a riprogrammare ogni porta.
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