Non è così inconsueto trovarsi allo sportello bancomat e trovare una banconota non propria, può essere un segnale da non sottovalutare.
Presentarsi al bancomat per effettuare un prelievo è un’operazione davvero frequente per molti, nonostante il contante sia in molti casi meno utilizzato del passato. Fortunatamente tutto è davvero semplicissima, anche per chi non ha grande familiarità con la tecnologia, soprattutto perché è possibile trovare a video tutte le indicazioni necessarie, come se la procedura fosse guidata.
Avere occhi e oreccihie aperte resta comunque indispensabile se non si vuole andare incontro a problemi. A volte può bastare infatti anche solo una piccola distrazione per dimenticare i soldi sul posto, nonostante ci si sia recati per quello (accade purtroppo a molti). C’è però anche un inconveniente a cui in pochi pensano, ma che ci si augura di non dover affrontare in prima persona.
Banconota “sospetta” al bancomat: ecco cosa significa
Non sono poche le persone che si sono ritrovate a notare una banconota più del previsto quando erano allo sportello del bancomat. Pur considerandola un’occasione fortunata, in realtà si tratta di un’azione che può nascondere qualcosa di poco chiaro, che deve essere chiarito.
Questo, infatti, può essere il preambola dell’ennesima truffa, che tutti dovrebbero conoscere così da essere cauti e difendersi se dovessero vivere la stessa situazione.
Si tatta di quella che viene definita “truffa della banconota”, che può essere messa in atto se dietro di noi ci sono una o più persone in coda. Chi si trova in quella posizione finirà per far cadere una banconota fingendo una distrazione, nel momento in cui la vitima si chinerà in avanti per raccoglierla riuscirà a intervenire per rubare la carta di credito o prelevare denaro dal conto. Tutto questo sarà reso possibile geazie a dispositivi di clonazione o mediante tecniche di furto d’identità.
Qualora si trovassero dei soldi a terra, sarebbe bene guardarsi attorno e verificare che non ci siano persone sospette nelle vicinanze. Allo stesso tempo, però, si dovrà evitare di lasciare il bancomat incustodito per evitare che qualcuno entri in possesso in maniera facile dei nostri soldi.
Occhio anche al cash trapping
Non è però purtroppo finita qui. Crescono i casi di quello che viene definito “cash trapping“, che sta diventando purtroppo sempre più diffuso. In genere l’utente deve effettuare un prelievo, ma si renderà conto di un difetto dell’apparecchio, che impedirà ai soldi di uscire dalla fessura. Da qui non riescono a uscire perché c’è una molletta che li tiene fermi all’interno.
A quel punto con ogni probabilità il cliente prova ad allontanarsi per cercare di capire cosa sia successo, ma questo darà tutto il tempo ai malintenzionati per agire, rimuovere la molletta e impossessarsi delle banconote. Dimostrare l’accaduto per chi ne è vittima è però davvero difficile, con conseguente perdita di denaro.