La scomparsa di Silvio Berlusconi, il patrimonio da dividere tra gli eredi e una eredità più che mai scomoda da gestire.
Amato, odiato, senza mezze misure, senza mezzi termini, Silvio Berlusconi ha portato nella politica italiana e non solo, qualcosa di assolutamente nuovo, indubbiamente travolgente, al di la di come la si possa pensare politicamente. La morte dell’ex Presidente del Consiglio ha indubbiamente segnato una sorta di prima e dopo, aprendo, tra l’altro, una pagina più che mai rilevante all’interno della famiglia Berlusconi in merito alla divisione dell’imponente eredità lasciata dal fondatore di Milano 2.
Il prossimo 12 giugno, stando a quelle che di fatto rappresentano le indicazioni relative alla questione ereditaria in casa Berlusconi, andrà a decorrere l’anno entro il quale deve per forza di cose essere completata la successione del defunto ex premier. Il testamento in questione è stato suddiviso in tre diversi documenti datati 2006, 2020 e 2022. Nessuna sorpresa, al momento della lettura dello stesso testamento tra gli stessi familiari dell’ex patron del Milan, come a voler indicare una certa consapevolezza rispetto alle spartizioni in questione.
Il patrimonio da suddividere lasciato in eredità da Silvio Berlusconi, ammonta a un totale di 6,4 miliardi di euro, tra investimenti immobiliari, titoli, società quotata in borsa, opere d’arte e liquidità. La fetta più importante dell’intero patrimonio è senza dubbio è quella di fatto controllata da Fininvest, comprendente 2,8 miliardi di capitalizzazione di borsa per e varie partecipate e 4 miliardi in quote Mediaset.
Non sono chiaramente da meno le ville possedute dalla famiglia, con un valore di circa 150 milioni di euro per quel che riguarda Arcore e Macherio. Porto Rotondo e Cannes, invece, ville estive, dovrebbero valere circa 700 milioni di euro. Il tutto controllato da Dolcedrago, holding creata in seguito dell’acquisizione di Immobiliare Idra.
Ricapitolando la questione immobiliare dovrebbe riguardare nello specifico: Villa San Martino, ad Arcore, Villa Visconti a Macherio, Villa Borletti a Milano, Villa Certosa in Costa Smeralda, Palazzo Grazioli ex residenza romana di Berlusconi, Villa Grande sempre a Roma, una villa sul Lago Maggiore, già dimora di Marina Berlusconi. Da non dimenticare, poi, la presenza dell’ultima compagna di Silvio Berlusconi, Marta Fascina, destinataria all’interno del testamento, di un lascito da ben 100 milioni di euro. La questione ereditaria, insomma, tra tensioni e apparenti equilibri dovrebbe chiudersi definitivamente nel giro di poche settimane. La scadenza di giugno, di fatto, incombe sugli eredi, tutti.
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