Giovanni Allevi parla di vita a seimila studenti incantando la platea e regalando emozioni forti. Dal baratro della malattia alla rinascita.
Al Forum di Assago il maestro Giovanni Allevi ha parlato dell’inferno vissuto a causa delle malattia a seimila emozionati studenti lombardi durante l’evento Happiness on tour – Storie di felicità organizzato dalla Fondazione felicità.
Lo avevamo lasciato a Sanremo 2024 con un toccante monologo sul palco del Festival della canzone italiana che è arrivato al cuore di tutti coloro che lo hanno ascoltato. Durante la seconda serata ha raccontato visibilmente emozionato della sua malattia, il mieloma, una neoplasia cronica che non si vince. Il maestro è tornato a suonare il pianoforte dal vivo dopo due anni di inferno.
La diagnosi, le terapie, la paura e poi una nuova consapevolezza della vita che ha voluto raccontare a seimila studenti al Forum di Assago. Testimoniare ciò che è stato, il buio che lo avvolto, è molto importante per Giovanni Allevi perché così può anche raccontare di come la felicità si possa nuovamente raggiungere, grazie a tredici globuli bianchi. Una testimonianza potente ma delicata che arriva nella giornata dedicata proprio alla felicità.
Girava il mondo con i suoi concerti, poi la diagnosi. La malattia ha cambiato la vita di Allevi portandolo all’inferno. Un viaggio buio che ha richiesto tanta pazienza nell’attesa di vincere la sua lotta contro il mieloma. Non è sempre stato facile accettare la terapia, racconta il maestro. Altre punture sulla pancia. “Basta, non ne posso più, è da un anno che faccio punture sulla pancia“. Ma dopo lo sfogo torna la lucidità. “Va bene“.
Allevi racconta ai ragazzi le sue fragilità durante la malattia, i dolori, le paure, le crisi di astinenza dei farmaci tanto potenti da calmare il dolore. In questo inferno, però, il maestro ha saputo camminare da combattente con dignità, autorevolezza e gioia. Con fatica è riuscito a prendere il comando su sé stesso, sui suoi timori e sulle ansie.
Pian piano tra dolori lancinanti, il percorso di guarigione è giunto al termine. L’istante di felicità tanto atteso è arrivato quando un medico è entrato nella stanza di Allevi dicendogli che c’erano tredici globuli bianchi. Tredici globuli bianchi sufficienti per spostare l’ago della bilancia dalla morte alla vita, racconta il maestro. Ecco così la felicità allo stato puro, essere vivi. Non un disco venduto, non i risultati professionali ma la possibilità di poter vivere.
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