Molte famiglie possono godere di cifre aggiuntive dell’Assegno Unico: come ricevere un importo maggiore in base al nucleo
Dal 2022, in Italia, l’Assegno Unico per i figli a carico è una prestazione erogata a famiglie con figli sotto i 21 anni, sia ai lavoratori che ai disoccupati, inclusi i lavoratori subordinati e autonomi, nonché coloro che ricevono ammortizzatori sociali e sussidi.
Si tratta, dunque, di un sostegno a 360 gradi, che non necessita obbligatoriamente della presentazione ISEE per beneficiarne, anche se quest’ultima potrebbe determinare l’importo complessivo. Le somme, infatti, variano annualmente in base all’ISEE del nucleo familiare e altre condizioni, come l’età della madre, del figlio, nonché la condizione lavorativa di entrambi i genitori. Per questo motivo, l’importo dell’Assegno Unico può variare, risultando inferiore o superiore da famiglia a famiglia.
Sebbene siano in pochi a saperlo, per ottenere gli importi più alti, esistono delle maggiorazioni che consentono di avvicinarsi a ben 400 euro al mese per figlio. Gli importi aggiuntivi, come accennato in precedenza, dipendono da diversi fattori, come l’età e il numero dei figli, eventuali problematiche specifiche o altri requisiti legati ai genitori.
Ad esempio, una madre di età inferiore ai 21 anni beneficia di una maggiorazione dell’Assegno Unico di 22,80 euro per figlio. Le famiglie con almeno tre figli, o con figli al di sotto dei tre anni, ricevono un importo aggiuntivo del 50% dell’importo base. Analogamente, i figli sotto l’anno di età godono di un incremento del 50%, indipendentemente dall’ISEE e dal numero di figli. Le tanto citate maggiorazioni per l’Assegno Unico possono, dunque, incidere significativamente sull’importo complessivo dell’assegno.
Se prendiamo il caso delle famiglie numerose con almeno quattro figli, è prevista una maggiorazione forfettaria unica di 158 euro al mese. In sostanza, per determinare gli importi specifici, è necessario considerare le caratteristiche specifiche delle famiglie ed eventuali circostanze che danno diritto a maggiorazioni. Per fare ciò, è necessario aggiornare (o presentare per la prima volta), l’ISEE.
Di base, l’Assegno (senza maggiorazioni) più alto viene percepito da coloro che non superano i 17.090 euro, mentre l’assegno unico minore è assegnato a famiglie senza ISEE o con un reddito che non supera i 45.575 euro. Nel caso in cui fosse cambiata drasticamente (e in negativo), la condizione economica del nucleo familiare, è consigliato presentare l’ISEE corrente. Questo, poiché i redditi si riferiscono a due anni prima quello attuale (es: 2024 relativo al 2022), e potrebbero non considerare variazioni importanti a livello reddituale.
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