Brutte notizie per il brand Maserati, che deve affrontare una situazione di estrema crisi. Ecco cosa è stato appena deciso.
L’Italia è la patria dei motori, ed in particolar modo, ciò è valido per l’Emilia-Romagna, regione che accoglie un gran numero di case automobilistiche, oltre a splendidi tracciati come Imola e Misano. Tra i marchi più amati figura senza dubbi la Maserati, che al giorno d’oggi sta affrontando una fase di transizione, puntando molto sull’elettrico che andrà a caratterizzare la maggior parte della propria gamma per i prossimi anni.
Tuttavia, ad oggi non tira una bella aria, come ci confermano le notizie emerse in queste ultime ore. Stando a quanto appreso, la Maserati starebbe soffrendo un netto calo delle vendite, con tanti lavoratori che sono rimasti a casa a seguito della chiusura prolungata degli stabilimenti di Modena, ed ora è arrivato anche l’appello del sindaco della città emiliana. La situazione non è affatto rosea, e ci sono pochi motivi per ben sperare.
Non è un buon momento per il brand Maserati, e le conferme arrivano anche dalle ultime voci emerse in queste ore. Il calo delle vendite starebbe infatti mettendo a rischio diversi posti di lavoro, come è stato reso noto da un dibattito avvenuto nel Consiglio Comunale della città di Modena, da sempre sede della casa del Tridente.
Il brand premium del gruppo Stellantis ha fatto scattare l’allarme, come ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, che ha dichiarato: “C’è preoccupazione per il drastico calo degli ordini di vendita, la mancanza di nuovi modelli ed il prolungamento della chiusura dello stabilimento con i lavoratori che sono sostenuti dagli ammortizzatori sociali. Ho trovato un eccesso di ottimismo da parte del management di Stellantis che è stato pubblicamente dichiarato in merito alle prospettive dei prossimi mesi e del 2025, pur in assenza di un piano industriale che fosse solido e chiaro“.
La Lega ha richiesto di riportare a Modena tutta la produzione del brand Maserati, mentre il Partito Democratico ha attaccato duramente il Tridente, che secondo gli esponenti, starebbe scaricando la colpa delle scarse vendite sui dipendenti. Il momento è ricco di tensione ed anche le istituzioni si stanno operando per cercare di assistere i lavoratori, nella speranza che il 2024 porti una boccata d’aria fresca con l’arrivo di nuovi modelli ed un auspicato aumento delle nuove immatricolazioni.
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