La pessima qualità del sonno potrebbe non essere legata solo alle preoccupazioni o allo stress. Potrebbe nascondere serie patologie.
Avete difficoltà ad addormentarvi, vi svegliate frequentemente di notte o passate ore e ore a guardare il soffitto? Indagate su questa cattiva qualità del sonno, potrebbe essere il segnale di una malattia non ancora riconosciuta o da gestire in modo migliore.
Il sonno di qualità è fondamentale per un corpo e una mente in salute. Quando si dorme, infatti, l’organismo mette in atto delle funzioni importanti. Le tossine vengono eliminate, i processi tornano in equilibrio e nell’età dello sviluppo durante il sonno avviene l’accrescimento neuro-cognitivo. Se la notte trascorre tranquilla al mattino si avranno più energie per affrontare la giornata, il lavoro, la vita sociale.
Una cattiva qualità del sonno, invece, comporterà stanchezza, deficit di memoria e attenzione, irritabilità, rallentamento delle reazioni. Possono capitare periodi in cui si dorme male a causa dello stress e delle preoccupazioni. Di notte la mente corre, si può far fatica ad addormentarsi e aumentano i risvegli notturni. Se tale condizione dovesse ripetersi a lungo, però, si potrebbe ipotizzare la correlazione con una malattia seria.
Disturbi del sonno e patologie, la rivelazione dell’esperto
I disturbi del sonno potrebbero essere collegati a problematiche di salute più serie. L’insonnia che rende difficile addormentarsi e mantenere il sonno potrebbe, ad esempio, indicare fluttuazioni ormonali oppure pressione alta. La carenza di melatonina, ad esempio, porterebbe una persona a soffrire di insonnia persistente. L’ormone, infatti, ha il compito di regolare i ritmi circadiani del corpo. Ma cosa potrebbe causare tale carenza?
L’età avanzata in primis ma sono state riscontrate anche correlazioni con la demenza, il diabete di Tipo 2 e il cattivo umore. Oltre alla carenza di melatonina un sonno di pessima qualità potrebbe essere legato all’alta pressione sanguigna. Quando si applica troppa forza per pompare il sangue nelle vene i vasi vengono sottoposti a stress e provocare mal di testa, difficoltà respiratorie e dolori al petto. Da qui la difficoltà a prendere sonno e i frequenti risvegli notturni.
Se il problema, invece, è continuare a sentirsi stanchi pur avendo dormito a lungo allora ci potrebbe essere una carenza di progesterone, l’ormone che calma il cervello. Viene visto come un antidepressivo naturale del corpo capace di stimolare i recettori GABA del cervello con effetto calmante. Infine, i disturbi del sonno possono essere collegati al diabete. Bassi livelli di zucchero nel sangue comportano insonnia, affaticamento, stanchezza mentre alti livelli richiedono un impegno aggiuntivo ai reni con necessità di andare al bagno frequentemente.