Si può ottenere una detrazione addirittura del 100%. Ecco cosa c’è da sapere per avere un consistente sconto IMU nel 2024
Nel 2024, oltre all’esenzione sull’Imu per la “prima casa”, sono disponibili numerosi bonus e sconti per specifici contribuenti e categorie di immobili, offrendo un sollievo finanziario a molti proprietari. Queste agevolazioni si affiancano a quelle già attive dalla legge di bilancio 2020 e rappresentano una risorsa importante per molti contribuenti.
Tra le novità introdotte con la legge di bilancio 2023 del governo Meloni, vi è l’esenzione dell’Imposta Municipale Unica per i proprietari di immobili “occupati”. Questa esenzione si aggiunge ai bonus esistenti e offre ulteriori vantaggi ai contribuenti. Ma quali sono esattamente gli sconti e le esenzioni attive nel corso del 2024?
Per comprendere appieno la questione, è importante ricordare che l’Imposta Municipale Unica (IMU) è dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. Essa è dovuta dai proprietari o titolari di diritti reali, nonché dai concessionari in determinati casi.
Una delle agevolazioni più rilevanti riguarda i proprietari che scelgono di affittare il proprio immobile in locazione a canone concordato. In tal caso, essi hanno diritto a una riduzione del 25% del costo complessivo dell’IMU. Tuttavia, affinché tale agevolazione sia applicabile, il contratto di locazione deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e il locatore deve risiedere nello stesso comune, nonché non essere proprietario di due immobili ad uso abitativo.
Un’altra agevolazione significativa prevede uno sconto del 50% sull’IMU per gli immobili dati in comodato d’uso gratuito a genitori, figli o parenti entro il primo grado di parentela, a condizione che essi utilizzino l’immobile come abitazione principale. Questo beneficio si estende anche ai fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico, nonché a quelli dichiarati inagibili o inabitabili.
Va tenuto presente che l’IMU riguarda gli immobili ad uso abitativo diversi dalla prima casa, le abitazioni di lusso e gli immobili commerciali, nonché i terreni agricoli e le aree fabbricabili. Tuttavia, l’esenzione fiscale si applica a determinati immobili, come quelli destinati esclusivamente all’esercizio del culto, di proprietà della Santa Sede, di stati esteri e organizzazioni internazionali.
Infine, la recente legge di bilancio ha stabilito l’esenzione per gli immobili utilizzati esclusivamente per attività sanitarie e assistenziali, di ricerca scientifica e didattiche, nonché ludico-ricreative, culturali e sportive. Gli immobili di proprietà di imprese e lavoratori autonomi, strumentali all’attività svolta, possono essere dedotti al 100% in sede di dichiarazione dei redditi, offrendo ulteriori vantaggi fiscali.
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