Bonus 2024, se lo hai richiesto probabilmente non potrai sfruttarlo adesso: si fa luce sulla problematica, un errore di calcolo
Da dicembre gli italiani erano ardentemente in attesa delle novità sui bonus stanziati dallo Stato, agevolazioni di vario genere per un Paese che arranca a fatica cercando di non farsi schiacciare dal caro vita e dall’aumento dei tassi d’interesse alle stelle. Una buona notizia su quest’ultimo fronte: la BCE ha deciso che i tassi di interesse vedranno ribassi (gli statisti spiegano che a fine anno le rate dei mutui diminuiranno di 100 euro circa.
Cattive notizie invece dal punto di vista dei bonus. Il Governo non ha potuto fare passi azzardati: lo Stato è troppo indebitato, non ha somme ingenti da investire e anche i bonus scarseggiano. Nonostante una diminuzione in termini di sussidi e bonus in aiuto alle famiglie italiane, l’Italia ha cercato di continuare a investire sulla svolta green tanto gridata dall’Europa. Tra le novità, il bonus relativo all’elettrico per risparmiare sulle nuove relative istallazioni. In merito alla questione si sono alzati però numerosi polveroni che hanno fatto sì che si iniziasse a indagare sul problema. A quanto pare, anche chi ha richiesto il bonus e la domanda è andata in porto, potrebbe ritrovarsi con i lavori ritardati oppure annullati.
Bonus per l’elettrico: il caos all’italiana ha spinto a fare indagini, alcune persone non potranno usufruirne ingiustamente
Non si tratta di un’esclusione di diritto, purtroppo molte famiglie che potrebbero accedere al bonus, il cui termine di domanda inizierà a breve, probabilmente si troveranno senza per problemi logistici, ai quali lo Stato non ha fatto abbastanza attenzione. Nello specifico si parla del Bonus relativo all’installazione delle colonnine private per le auto elettriche. Un incentivo al passaggio all’elettrico senza la scocciatura della ricerca infinita di colonnine di ricarica che, a prescindere dal vivere in città o meno, scarseggiano in tutti i contesti.
Un modo per ovviare al problema sarebbe quello di incentivare l’installazione delle colonnine di ricarica direttamente nei pati dei palazzi, in modo da avere la posizione privata e sempre disponibile. Circa 87 milioni di denaro pubblico investito nella manovra in questione. Denaro che probabilmente non potrà essere sfruttato per un errore di calcolo che darà problemi anche a coloro che rientrano nell’agevolazione. Il via alle domande il 15 marzo, ma idealista.it ha indagato a fondo sulla vicenda mostrando come la maggior parte delle famiglie italiane non potrà procedere con l’installazione delle colonnine.
Il bonus che avrebbe permesso il 40% in meno sui costi d’installazione servirà a ben poco. Il recente studio di Idealista, infatti, fornisce una fotografia abbastanza chiara della situazione. Solo un’abitazione su tre ha un garage per installare i sistemi di ricarica, cosa che rende difficile l’accesso ai veicoli elettrici per l’uso quotidiano. Il 62% delle case non ha uno stallo privato per poter avere la colonnina di ricarica personale. Rimane meno di un 30% di famiglie a poter usufruire del bonus.